29 ottobre 2007
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È calato il sipario su AsiagoFestival 2007

Ma si aprono nuovi orizzonti per la musica sull’ Lltopiano.

ASIAGOFESTIVAL
COMUNICATO STAMPA
È CALATO IL SIPARIO SUL ASIAGO FESTIVAL 2007 MA SI APRONO NUOVI ORIZZONTI PER LA MUSICA SULL’ ALTOPIANO

Una lunga giornata di musica, quella di domenica 28 ottobre ad Asiago. Ben tre diversi appuntamenti straordinari hanno, infatti, caratterizzato l’epilogo autunnale di AsiagoFestival 2007, che ha voluto concludere il proprio cartellone dedicandone la sua ultima data al compositore ed organista francese Jean Guillou e all’inaugurazione del restauro dell’organo Ruffatti del Duomo di San Matteo. Una scelta di programmazione “fuori stagione”, per il vitale festival musicale asiaghese che ogni estate offre gratuitamente concerti di caratura internazionale ai molti frequentatori dell’Altopiano: scelta nata dall’esigenza di attendere l’ultimazione dei lavori di restauro ed ammodernamento dell’organo del Duomo attorno al quale, negli anni Sessanta, l’indimenticata Fiorella Benetti Brazzale raccolse interpreti d’eccezione per dare vita alle prime edizioni del Festival.
Per concludere la sua 41ma edizione AsiagoFestival ha proposto anche quest’anno il singolare “Incontro con il compositore” che ha regalato al pubblico asiaghese indimenticabili momenti con i più grandi compositori contemporanei. E certo l’affollato incontro pubblico con Jean Guillou, avvenuto “come da tradizione” nella sala del Municipio di Asiago domenica mattina, ha segnato un altro momento altissimo nella lunga storia della manifestazione: due ore “volate via” tra aneddoti e musica, domande brillanti e risposte appassionate del musicista ultrasettantenne che ha però dimostrato straordinaria vitalità sia nell’eloquio, sia nell’esecuzione musicale.
Perché proprio a Guillou è toccato l’onore di inaugurare il “rinato” organo Ruffatti, che la comunità asiaghese ha fortemente voluto non solo restaurare ma anche ampliare ed ammodernare, e che ha potuto anche “gustare” con l’applauditissimo concerto serale di Gouillou, che ha eseguito musiche di Haendel e Liszt, ma anche proprie ed in omaggio ad Asiago, un brano di Fiorella Benetti Brazzale ed alcune improvvisazioni su temi cimbri.
Nutrita anche la partecipazione di pubblico alla presentazione dello strumento avvenuta nel pomeriggio, e che ha permesso di avvicinare ed ammirare le parti dell’organo che solitamente solo i musicisti possono conoscere ed apprezzare.
“In questa occasione, per noi insolitamente autunnale – spiega Roberto Brazzale, presidente degli Amici della Musica di Asiago – abbiamo registrato una partecipazione di pubblico al di sopra di ogni aspettativa numerica, ma anche una straordinaria presenza di pubblico di “addetti ai lavori” che sono venuti a conoscere questo nuovo gioiello asiaghese che è il ritrovato organo Ruffatti, che con le sue peculiarità e preziosità costruttive ed acustiche tornerà ad essere centrale nella programmazione e nel futuro di AsiagoFestival”.
Cala il sipario, dunque, sulla 41a edizione di Asiago Festival. Ma grazie all’organo del Duomo di San Matteo nuove aspettative di grande musica e grandi interpreti si aprono su Asiago e sul suo Festival.

www.asiagofestival.it
Info per la stampa: Marina Grasso (cell. 335.8223010)