“He lost himself”. Julius Berger, uno straordinario direttore artistico.
Un sorriso aperto e gaio, una sensibilità raffinatissima, una cortesia signorile e mai formale. Un “profeta” che parla il suo personalissimo linguaggio sonoro, capace di rapimenti estatici e prodigioso virtuosismo. Così Julius Berger è conosciuto ad Asiago, che frequenta da anni con grande affetto e passione tanto verso Asiagofestival di cui è direttore artistico, quanto verso l’Altopiano tutto. Lui, che dedica il tempo libero dagli impegni artistici alla famiglia e alla ricerca del silenzio nella contemplazione del mondo alpino, ad Asiago è oramai davvero di casa fin da quando, all’inizio degli ani ‘80, affascinato dalla personalità di Fiorella Benetti Brazzale durante un concerto che la stessa aveva tenuto nell’ambito di una delle sue frequenti tournée in Germania, iniziò a tenere dei concerti sull’altopiano. Fin da subito Julius Berger strinse con Roberto Brazzale, figlio di Fiorella e suo erede nella organizzazione del festival, una fraterna amicizia ed intesa artistica, grazie alla quale sono riusciti a realizzare numerosi progetti artistici in Italia ed all’estero. Era inevitabile che, a seguito della prematura scomparsa di Fiorella Benetti, Roerto Brazzale chiedesse a Julius Berger di affiancarlo assumendo la direzione artistica del festival, incarico che ricopre dal 1993. E’ sorprendente vedere come questo sodalizio sia giunto ormai alla terza generazione, considerato che Alberto, figlio maggiore di Roberto, è egli stesso violoncellista, membro del gruppo “Cello Passionato”, e da quest’anno responsabile organizzativo della manifestazione, all’interno della quale spesso gradisce farsi aiutare dal figlio maggiore di Berger, Julius jr. Ma la “confidenza” degli asiaghesi con questo straordinario musicista che si spende con grande disponibilità per la realizzazione del loro festival, non deve fare dimenticare che si tratta di uno degli artisti più acclamati e profondi del nostro tempo, come testimonia il suo curriculum di seguito sintetizzato.
Nato nel 1954 ad Augusta, studia alla “Musikhochschule Miinchen” con Walter Reichhard e Fritz Kiskalt, poi al “Mozarteum” di Salisburgo con Antonio Janigro (dal 1979 al 1982 lavora come suo assistente). Continua i suoi studi con Zara Nelsova (Cincinnati/USA) e partecipa anche a un corso di perfezionamento con Mstislav Rostropovitsch. All’età di 28 anni diventa professore alla “Musikhochschule Wiirzburg”, essendo così il più giovane professore della Germania. Successivamente insegna a Saarbriicken, Mainz e dal 2000 alla “Musikhochschule di
Augsburg e Nurnberg”. Attualmente è professore di violoncello e musica da camera presso il “Leopold Mozart Zentrum” della Università di Augsburg. Dal 1992 tiene regolarmente i corsi di perfezionamento presso la “Internationalen Sommerakademie des Mozarteums” di Salisburgo.
Le sue registrazioni delle 6 Suite di J.S. Bach sono apprezzate dalla critica e dal pubblico, assieme ai concerti inediti di Luigi Boccherini. Incide in prima assoluta opere di M.Bruch, L.Boccherini, R.Strass, M.Wolpe, M.Dupré, G.Tartini, L.Leo, per le etichette Ebs, Orfeo, Wergo, Cpo, Organ.
Interprete contemporaneo sensibile ed ispirato, intrattiene profondi rapporti con alcuni tra i più importanti compositori del nostro tempo, quali Olivier Messiaen, Sofia Gubaidulina,Wolfgang Rihm, Toshio Hosokawa , Wilhelm Killmeyer, Bertold Kummel, Viktor Suslin, Adriana Holsky, i quali gli
dedicano molti lavori da lui eseguiti in prima assoluta.
Partecipa a numerosi concerti e tournee assieme a illustri colleghi come Leonhard Bemstein (che ha definito Berger “geniale”), Eugen Jochum, Gidon Kremer, Jiirg Demus, Norman Shetler, Piene-Laurent Aimard, Bemd Glemser, Stefan Hussong, Eduard Brunner, Wolfagang Meyer.
È presidente del concorso internazionale “Leopold Mozart” ed è membro di giuria di numerosi premi a Salisburgo, Kronberg, Monaco, Varsavia, nonché direttore artistico delle Ekelshausener Musiktage e del programma di festeggiamenti “Mozart 2006” della città di Augsburg.
E’ autore di poesie e saggi quali “Irritationskraft” (Hindemith Jahrbuch 1992), “Einheit in der Vielfalt – Vielfalt in der Einheit” (Forschungsmin der Universitàt Mainz, 1998), “Zeit und Ewigkeit” (prefazione del Card.Karl Kardinal Lehmann, 2001). Dal 1997 è membro del “Zentralkomitees der
deutschen Katholiken”, ed è membro della commissione musicale della ‘Studienstiftung des Deutschen Volkes’. Dal 2009 è membro della prestigiosa “Akademie der Wissenschaften und Literatur di Mainz”.
Nel luglio 2010, a seguito del successo ottenuto dalla sua interpretazione del concerto di Schumann per violoncello ed orchestra nella prestigiosa ed avveniristica “Disney Concert Hall” di Los Angeles, realizzata da Franck Gehry, il critico Mark Swed del “Los Angeles Times” ha scritto di lui : “Berger gave a remarkably rhapsodic performance. He lost himself in the music, almost embarrassingly so. He even conducted with his bow and, with gaping wide mouth, silently san along with the strings. He went in for interpretive extremes ‘.